Dato per morto innumerevoli volte, il porco rinasce dalle sue ceneri come un’araba fenice.

Sopravvivendo alle incomprensioni locali, alle controversie legali e alle pandemie internazionali, torna per essere di nuovo paradigma, fonte di ispirazione, oggetto di emulazione, per riappropriarsi del proprio destino e soprattutto per offrire ai suoi ospiti giorni di puro divertimento.


PORCOFESTIVAL

UN PO' DI STORIA


Il Porcofestival nasce nel 2004 per iniziativa dell'allora presidente della Pro Loco Serafino Massacci che ebbe l'idea di partire da una delle sagre di maggior successo di quel tempo "Il maialino allo spiedo" per dare vita ad una nuova manifestazione che lasciasse il porto sicuro del Dancing Oasi, per animare le vie e le piazze della parte vecchia del paese.



Da quel lontano 2004 anno dopo anno il Porcofestival, forte del crescente successo, ha via via annesso nuovi angoli, nuovi scorci del borgo. E ogni nuovo spazio "conquistato" portava con sé l'offerta di una nuova interpretazione gastronomica del maiale insieme alla proposta di un nuovo intrattenimento musicale e a una caratterizzazione scenografica dello stand. Ogni spazio finiva così per assumere una propria identità culinaria, musicale e visiva.

Un sodalizio di successo quello tra il Porcofestival e la Rotella vecchia che sembrava destinato a durare a lungo. Almeno fino a quando nel 2016 il terremoto non ha prodotto un'interruzione forzata. Molte delle vie e delle piazze che ospitavano la manifestazione sono diventate zona rossa. Quell'evento devastante avrebbe potuto segnare la fine del Porcofestival. Ma la Pro Loco e i tanti volontari che si mobilitano a sostegno hanno saputo reinventarlo. Nel 2017 il Porcofestival nato dal desiderio di cambiare ambientazione si spostava di nuovo "For de porta" per sopravvivere. Un azzardo, una scommessa nella quale era difficile credere ma che il tempo ha rivelato essere vincente. Il Porcofestival non solo è sopravvissuto ma è cresciuto.

Si ringrazia Andrea Capriotti per l'uso gratuito del materiale fotografico.

Oggi nel 2023 siamo qui dopo che una pandemia di dimensioni mondiali ci ha costretti ad uno stop forzato nell'osservanza di un distanziamento sociale che è l'antitesi dello spirito del Porcofestival...Finalmente liberi di tornare. 

PORCOFESTIVAL

IL CIBO

Il Maialino allo Spiedo è il piatto simbolo di questa manifestazione, quello attorno al quale il Porcofestival è nato. Ma nel corso degli anni il menù si è arricchito di sempre nuove portate fino ad offrire una varietà di scelte davvero peculiare dal punto di vista non solo del gusto ma anche della spesa che si vuole sostenere.

Nello spazio riservato ai primi alle mitiche Tagliatelle alla Porcona si affiancano la Polenta con sgrisci e fagioli, la Polenta con ragù alla Porcona e i Fagioli con le cotiche. Tra i secondi al fianco del già citato Maialino allo Spiedo hanno trovato posto la brace con  braciole, spiedini, salsicce, costatelle e fegatini. Lo Stinco di Maiale con contorno di patate e cipolline glassate, lo Spezzatino alla Mela Rosa, lo Spezzatino alle olive verdi, il Rotolo ai Pioppini, il Coscio al forno con purè di castagne, il Rotolo di Maiale in agrodolce e gli Zampetti con patate. Per chi è alla ricerca di soluzioni più rapide e meno impegnative ci sono i panini con la salsiccia, la braciola, il culatello, la lonza e il salame.


PORCOFESTIVAL

La musica
dal vivo


Il cibo rappresenta una componente fondamentale del Porcofestival e l'attenzione che viene messa nel prepararlo è maniacale. Tuttavia l'esperienza gastronomica non sarebbe di per sé sufficiente a fare del Porcofestival una festa. Nel raggiungimento di questo obiettivo un ruolo di primo piano spetta alla musica dal vivo che nel corso degli anni è diventata un aspetto qualificante dell'evento Porcofestival.

I numeri parlano da soli. Nel lontano 2004 quando il Porcofestival è nato la manifestazione ospitava un solo gruppo musicale per sera. Nell'ultima edizione i gruppi erano diventati 12; in pratica quattro gruppi per sera. L'intento è chiaro. Il Porcofestival non è solo una manifestazione alla quale recarsi, sedere, consumare dell'ottimo cibo a prezzi ragionevoli per poi ripartire. Aspira ad essere di più: un'occasione per stare insieme.

Mangiare certo, ma anche incontrare altre persone, divertirsi, ballare, e niente più della musica dal vivo si presta a questo scopo, contribuisce a creare la giusta atmosfera. Ogni anno riceviamo decine di proposte. Si è diffusa la consapevolezza che suonare al Porcofestival dia soddisfazione. Le persone conoscono la manifestazione e vengono predisposte a lasciarsi andare, lasciarsi coinvolgere, trasportare.


PORCOFESTIVAL

Il
Porcogarden


Bisogna essere un po' visionari per pensare di portare della gente a ballare in una discoteca all'aperto a Rotella nei giorni più competitivi dell'anno, in piena estate.

Cresciuta al motto ce ne freghiamo della riviera Porcogarden questa sera la discoteca del Porcofestival è Davide che sfida Golia con l'incoscienza di chi non ha nulla da perdere. Per chi non si accontenta della musica dal vivo e vuole continuare la serata, ballando nel cuore della notte, il Porcogarden è pronto ad accogliervi. Portate con voi lo spirito della festa, la voglia e la capacità di stare in compagnia. Astenersi casinisti e attaccabrighe.


Anche dal punto di vista coreografico il Porcofestival è un evento che marca una differenza. Dalla bocca del porco che accoglie i visitatori all'ingresso, al porco macellaio che campeggia sul palco, al porco vitruviano fino alla personalizzazione scenografica dei vari stand.

Scordatevi le gloriose ma ormai  sorpassate "canniole", elemento identificativo della sagra paesana. Mentre delizierete il vostro palato con la qualità del cibo, il vostro udito con le note della musica dal vivo, il vostro sguardo sarà gratificato da un allestimento coreografico fuori del comune; perché come si sa ... anche l'occhio vuole la sua parte

PORCOFESTIVAL

La cura per
i dettagli

PORCOFESTIVAL

La festa nella festa


E infine l'elemento umano. Rotella è un comune di 800 anime.

Le dimensione che il Porcofestival ha assunto negli anni, sono eccezionali se commisurate a quelle del paese che lo ospita. La Pro Loco che questa festa l'ha creata, gestita, organizzata, di anno in anno ha dovuto coagulare attorno a se tutte le energie vitali presenti in una comunità così piccola, per mantenerlo vivo. Piaccia o no ormai Rotella vuol dire Porcofestival. In giro non ci si può presentare come rotellesi senza sentirsi rispondere: il Porcofestival!. La festa ha assunto un carattere identitario. Nonostante le dimensioni crescenti rimane una festa che ha il suo asse portante nel volontariato. Il segreto di una partecipazione così forte sta nel clima di condivisione, festa, consapevolezza di lavorare al raggiungimento di un obiettivo comune che si crea attorno all'organizzazione di questo evento. Un clima di festa nella festa che si percepisce nell'aria e diventa contagioso per coloro che sono ospiti. Divertirsi nel realizzare la manifestazione è il primo passo per divertire.